venerdì 12 settembre 2014

Una "bollente" notte senese

Ieri sera, come accade spesso a casa, avevo un amico a cena: il da noi soprannominato "Nano", senese doc e contradaiolo infaticabile. Che poi non è che sia particolarmente basso, ma mio marito, nove anni or sono, non si sa perchè, gli affibbiò questo nomignolo e da allora è diventato il "Nano" per tutti. Addirittura anche in Puglia: " Com'è andata la cena col Nano?" mi chiederà mia madre tra poco al telefono. "Come sta il Nano?" mi dirà mia sorella. Ma non sono qui per parlarvi della fama del Nano o dell'origine del suo soprannome. Come vi dicevo, ieri sera era qui da noi: panzerottata e birra rigorosamente Raffo, quasi un rito irrinunciabile al mio rientro dal mio paese. Due chiacchiere per raccontare i miei tre mesi di "vacanza", per parlare della vendemmia che è appena cominciata, del corso da sommelier che frequenteremo insieme, qualche accenno calcistico e un pizzico di affari "sentimentali"... E poi PROGETTI. Da realizzare, da trasformare in realtà.
Una sfida affascinante che mi ha catturata perchè mi darà la possibilità di tirare fuori il mio lato creativo in primis e poi perchè mi servirà per proseguire questa nuova fase della mia vita. Ma non è nemmeno questo l'argomento di cui voglio parlarvi. La questione è un'altra. Più o meno a fine serata, è venuta fuori la storia, che qui a Siena ha destato molto scalpore, di una ragazzina che è stata fotografata mentre praticava sesso orale in strada. Addirittura se n'è occupata pure "La Nazione", con tanto di articolo non firmato. Per non parlare di tutti i siti d'informazione che hanno ripreso la notizia, divulgando ulteriormente il "fattaccio".
"Il messagero.it" intitolava " Il palio del sesso"; "Il Giornale" parlava delle bollenti notte toscane seguito a ruota da "Il Gazzettino", "Il mattino", "Dagospia" e tanti altri. Con tanto di foto. Concedetemi il "francesismo", ma 'sti ca***, questa sarebbe informazione? No, non credo. Fa parte di quella spazzatura che tanto piace agli italiani. Ma non a me. Siamo sinceri: che cosa c'è di così fuori dall'ordinario in una ragazza che, ubriaca dopo la cena in contrada, invece di cacciarsi in bocca un chupa-chups ha preferito qualcosa che in quel momento l'allettava molto di più? Sarà che a me 'ste cose non mi fanno nè caldo,nè freddo, fatto sta che io non ci ho visto nulla di male. Non facciamo i moralisti: a voi maschietti piace un sacco questa pratica e a molte di noi femminucce piace praticarla. Direi che è un fatto assolutamente normale che rientra nella sfera sessuale della vita di ognuno di noi. Inoltre stiamo parlando di una minorenne ubriaca che in una bella serata d'estate, ha avuto voglia di fare quello che più le andava. Ok, direte voi, ma magari poteva farlo in un luogo più appartato. Ma a sedici anni, con la complicità dell'alcol, che in contrada scorre a fiumi, può capitare di fare la classica cazzata.
Il problema non è questo. Dal mio punto di vista, il problema è un altro ed è parecchio preoccupante.
Chi ha scattato quelle due foto, di certo non deve passarsela molto bene in quanto o il cervello non gli è mai stato consegnato oppure se l'è bruciato completamente. Addirittura questo individuo si è fatto un selfie con tanto di sfondo "erotico"!!! Ragazzo mio, fatti disintossicare dalla dipendenza da selfie! Un fenomeno che sta dilagando in maniera preoccupante. E' diventata una mania: ragazzine rinchiuse nel bagno di casa che si fotografano davanti allo specchio, con la linguetta che fuoriesce tra i denti o ammiccanti in pose da zoccola, 
da far un baffo alle pornostar più navigate! Ma lo stesso fanno anche femminucce più grandicelle! Ecco, questo è il mondo in cui viviamo: un mondo in cui, per essere apprezzata e popolare, devi dire addio alle castigate mutande della nonna e mostrare il fondoschiena decorato solamente da qualche centimetro di filo interdentale!!! Ma siamo impazziti tutti? Si. E non voglio ammorbarvi sull'annosa questione della perdita dei valori e dei modelli che la tv ormai ci propina. Non diamo sempre la colpa agli altri. Ognuno di noi ha un grande potere: il potere della scelta. E noi femminucce potremmo scegliere pure di scattarci un selfie "bollente" ma magari di condividerlo solamente col nostro uomo,col nostro marito o compagno (anche se c'è da stare attente anche in questo caso,che nella vita non si sa mai!). Già sento le obiezioni di qualche ragazzina: " Ma io sono single e mi sento figa e voglio mostrarlo a tutto il mondo". Ok. Fai come ti pare. Ma non metterti a piangere dopo, quando il tipo che ti piace, ti scaricherà perchè i suoi occhi e qualcos'altro verranno catturati da una più figa di te. Ma ammetto che questa maturità di comportamento si acquisisce nel tempo e non è manco detto che arrivi. Comunque, ritornando alla famigerata "bollente notte senese", le conseguenze della vicenda sono state,a dir poco, devastanti. Si vocifera che la protagonista sia stata avvistata con tanto di bagagli. Forse è scappata dalla "fama" che l'ha travolta, che l'ha portata a ricevere una quantità spropositata di richieste d'amicizia su Facebook o ad essere additata e presa in giro da tutta la città. Questo perchè quel deficiente ( persona che presenta un deficit,una carenza o mancanza, in questo caso, di buon senso e rispetto verso un'altra persona) che ha scattato le foto NITIDISSIME del "fattaccio", ha avuto il colpo di genio di postare e condividere le immagini praticamente con tutti! Non si è preoccupato minimamente del male che ha procurato a questa ragazzina, ai suoi genitori che non oso immaginare come abbiano reagito,sapendo che la figliola è stata sbattuta pure sulle pagine di un quotidiano locale,oltre che sulla rete. Tu, paparazzo imbecille, dovresti chiederle scusa e poi dovresti esporti al pubblico ludìbrio. Voglio sapere come ti chiami ( e bada bene che non ci vuole Scotland Yard per scoprirlo, basta chiedere a qualcuno), farti qualche domanda e poi sputarti in un occhio. Sperando di non doverlo fare,perchè magari sarò impietosita dalle fratture scomposte che i tuoi genitori spero ti abbiano procurato.
Ma non credo che l'abbiano fatto. E poi vorrei sapere chi sei, tu, tu che hai in tasca il tesserino da giornalista, tu che hai deciso di portare agli onori della cronaca una questione che proprio non riguardava nè te,nè me e manco il resto del mondo. Era un semplice po****o, fatto da una semplice ragazzina in un semplice momento di sbornia. E' stata una semplice cazzata. Come è stato semplice per te, violentare l'adolescenza di quella persona. Con una mastodontica e ingombrante differenza: lei non ha fatto del male a nessuno, tu l'hai ferita profondamente. Il vero degrado è in te: non hai avuto manco le palle di firmare il tuo articolo! Forse perchè, sotto sotto, ti sei vergognato anche tu di rendere informazione quel che informazione non è. Che si è disposti a fare, pur di portare la pagnotta a casa!!! Il mio ultimo pensiero va a te, ragazzina ferita e umiliata: rialza la testa e quando qualcuno ti prenderà in giro o ti offenderà, un bel dito medio, un sano vaff***** e prosegui dritta per la tua strada. Il tempo mitiga sempre ogni cosa.

















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